Devious Journal Entry

(My journal will be a spot reserved for my poems XD)

"Castle in paper"

He had to build a castle, as a shelter from the rain.
She was not given nor the living stone, marble, nor the strong, nor the soft wood.
The paper was given.
He began to build, towers, windows, rooms:
and within it put his heart away from the cold but fragile in the white paper.
The castle had no doors, so that no one entered the hidden heart and hurt.
But the enemy of paper, was the wind.
One day he came, blew strong and the castle collapsed.
The rain came, as called by the wind;
my heart began to tremble, to split from the cold,
to cry with sadness that made ​​from water.
Days passed and the rain stopped.
A new sun on the front facing eyes gave her the courage:
do not lose heart, and rebuilt the castle even bigger, with new paper and brilliant;
and within it put his heart away from the cold but fragile in the white paper.
But the enemy of paper, the wind was again allied with the fire.
The wind blew, and pointed the way for the scarlet tongues, which burned the castle.
The castle of the heart and the ashes remained.
The rain came, but was not called by the wind;
came compassionate, gentle, non-violent and put drops of water on the ashes.
The rain fell, and where there were deposited the ashes was born a sprout.


Doveva costruire un castello, come riparo dalla pioggia.
Non le fu dato nè la viva pietra,nè il forte marmo,nè il morbido legno.
Le fu donata la carta.
Cominciò a costruirlo;le torri,le finestre,le stanze:
e dentro vi mise il suo cuore al riparo dal freddo nella candida ma fragile carta.
Il castello non aveva porte,in modo che nessuno entrasse e ferisse il cuore nascosto.
Ma il nemico della carta,fu il vento.
Un giorno lui arrivò,soffiò forte e il castello crollò.
La pioggia arrivò,come chiamata dal vento;
il cuore cominciò a tremare,a spaccarsi dal freddo,
a piangere insieme a quella tristezza fatta d'acqua.
Passarono i giorni e la pioggia cessò.
Un sole nuovo affacciatosi sugli occhi le donò il coraggio:
non si perse d'animo,e ricostruì il castello ancora più grande, con carta nuova e brillante;
e dentro vi mise il suo cuore al riparo dal freddo nella candida ma fragile carta.
Ma il nemico della carta,fu di nuovo il vento con alleato il fuoco.
Il vento soffiò,e indicò la strada alle lingue scarlatte,che bruciarono il castello.
Del castello e del cuore rimase la cenere.
La pioggia arrivò,ma non fu chiamata dal vento;
arrivò pietosa,dolce,non violenta e pose gocce d'acqua sulle ceneri.
La dove piovve e vi erano deposte le ceneri, nacque un germoglio.